lunedì 22 gennaio 2018

Porcini a Gennaio!

Boletus edulis
Litorale tirrenico, gennaio 2018; Foto di Enzo Ferri


Uscita di studio di gruppo cercando funghi da studio. Già trovare funghi da studio a gennaio non è cosa semplice, anche se la speranza di trovare specie poco comuni c'è sempre. A maggior ragione per me, non abituato a frequentare habitat marittimi, tipicamente mediterranei e con clima più primaverile che invernale. Effettivamente qualche specie interessante è stata trovata, alcune determinabili sul campo da esperti veri, altre che necessitano di approfondimenti micro. Ma questo è un'altro discorso. Quello che invece mi ha colpito è stato il ritrovamento di porcini, e si, Boletus edulis a gennaio, non l'avrei mai immaginato, Boletus edulis in forma smagliante, sanissimi. Io non sono in grado di stabilire se è normale ( anche se ci credo poco ) oppure se è stato un caso o se è colpa dei cambiamenti climatici! Ormai è sempre colpa dei cambiamenti climatici! Fatto sta che è stata una  uscita ricca di emozioni con persone di una competenza assoluta e di umiltà e gentilezza al di fuori del comune. Persone che permettono di passare una giornata assolutamente indimendicabile. E i porcini sono stati la ciliegina sulla torta. E per di più in compagnia di una bella Amanita muscaria! 

Non è un ritrovamento dei Castelli Romani e pertanto non dovrebbe essere contenuto in questo modesto spazio, ma l'eccezionalità del ritrovamento, comunque non a grandissima distanza dai Castelli, verso il litorale tirrenico e a poca distanza dal mare  con clima certamente più favorevole, ma ha convinto a fare uno strappo alla regola!

EnzoF



lunedì 15 gennaio 2018

Xerula pudens

Castelli Romani; settembre 2017; foto di EnzoF
Sinonimi:      
Oudemansiella pudens, Oudemansiella longipes,  Xerula longipes


Cresce nel primo autunno nei boschi dei Castelli Romani, poco frequente 
Cappello con umbone; la cuticola è opaca e velluata di colore dal beige al bruno anche scuro; lamelle bianche; gambo fibroso e duro, vellutato, molto ingrossato nella parte bassa; carne senza odori e sapori particolari


E' un fungo lignicolo non molto comune, che cresce su ceppaie di latifoglie o su radici interrate che raggiunge con il suo gambo lunghissimo e profondamente radicante. Talmente lungo e interrato che difficilmente si riesce ad estrarlo senza spezzarlo.


Current Name:
Xerula pudens (Pers.) Singer

Position in classification:
Physalacriaceae, Agaricales, Agaricomycetidae, Agaricomycetes, Basidiomycota, Fungi
EnzoF

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lunedì 8 gennaio 2018

Flammulina velutipes ( Enokitate )


Noto con il nome popolare di “Fungo dell'olmo”. E' un tipico fungo invernale che cresce sui tronchi e rami marcescenti di svariate latifoglie, dal tardo autunno fino alla primavera. Resistente al gelo, sopravvive anche se subisce grosse gelate e al disgelo riprende a produrre spore. In Giappone e, un po' in tutti i paesi orientali la Flammulina velutipes viene largamente coltivata a scopi alimentari ed è chiamata Enokitate
Per fini alimentari si utilizzano i cappellini, i gambi si scartano. L'Enokitate è uno dei funghi considerati medicinali e contiene: proteine, vitamine del gruppo B, alcuni importanti aminoacidi, tra cui la valina, inibitore tumorale e la lisina che contribuisce alla formazione degli ormoni della crescita. Contiene anche una proteina cardiotossica, termosolubile, che viene resa innocua da una lunga cottura di almeno 20 minuti. Si è cominciato a studiare le proprietà terapeutiche di questo fungo, quando si è scoperto che i produttori Giapponesi del fungo in questione avevano una percentuale di insorgenza tumorale molto inferiore rispetto al resto della popolazione. Dalla Flammulina è stata isolata una proteina che agisce sulla regolazione del sistema immunitario, sull'allergia, sui tumori. E' una molecola in grado di stimolare i Linfociti T. Nello specifico si è confermata un'azione inibitoria nei confronti di tumori mammari, melanoma e adenocarcinoma. Altre proteine, isolate nella Flammulina, hanno dimostrato azione antivirale ed efficaci anche nel trattamento dell'HIV. Importante è l'attività ipocolesterolemizzante svolta dall' Enokitate per la capacità del fungo di aumentare l'escrezione fecale del colesterolo. Vi sono alcune patologie nelle quali la Flammulina velutipes è particolarmente indicata come terapia di supporto:

Allergia

Ipercolesterolemia

Ipertensione

Disturbi epatici

Ulcera gastrica

HIV

Terapia di supporto per carcinoma mammario e melanoma

Enzo Ferri


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