venerdì 18 dicembre 2015

Clitocybe nebularis (Batsch) P. Kumm.


Nome attuale:

Clitocybe nebularis (Batsch) P. Kumm.


Sinonimi:

Lepista nebularis (Batsch) Harmaja

 

Sistematica

Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Tricholomataceae

Genere Clitocybe

Specie Clitocybe nebularis

 

Cappello 60 – 120 ( 150 ) mm, convesso, con il margine involuto, grigio, più o meno scuro, ma non igrofano, feltrato e fibrilloso; cuticola sovente ricoperta da una pruina bianca evanescente.

Lamelle da adnate a decorrenti, fitte, bere, fitte, biancastre con riflessi gialli a maturità.

Gambo 15 – 50 x 100 mm, clavato, subconcolore al cappello, con fini fibrille longitudinali, e base ricoperta da un feltro miceliare bianco.

Carne bianca, con forte odore aromatico, sgradevole, più accentuato nel fungo maturo, sapore dolciastro.

Habitat ubiquitaria, in gruppi numerosi, in lunghe file, ed in cerchi delle streghe, nel substrato di residui vegetali morti; molto comune in autunno e fino alle soglie dell’inverno, sia sotto latifoglie che conifere.

Commestibilità specie velenosa per consumo ripetuto, le tossine si accumulano nel corpo fino a provocare disturbi gastrointestinali e neurologici.

Note per anni raccolto e consumato in tutta Italia, ma ormai la sua tossicità è stata ampiamente dimostrata e con assoluta certezza. Può essere confuso con Entoloma sinuatum che ha diversa colorazione sporale e odore di farina, ma che è un fungo fortemente tossico. Purtroppo viene ancora raccolto, sempre da meno gente per fortuna, anche se ormai il rischio è appurato. Conosciuti in alcune zone dei Castelli Romani con i nomi dialettali di “ Brignoli ” o “ Profumati ”.




Enzo Ferri


Castelli Romani, dicembre 2014

 

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Entoloma sinuatum

Entoloma sinuatum

 






Bibliografia:

Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - AMB Trento

Indice Schede Micologiche – Archivio Generale AMINT

 

 

 

 

 

 

 

Auguri Natale 2015

Tanti Auguri di Buon Natale 

con l'augurio di un 2016 ricco di serenita'





Le pubblicazioni riprenderanno  a gennaio
....e colgo l'occasione per un ringraziamento ai lettori. Grazie!

EnzoF

mercoledì 16 dicembre 2015

Agaricus impudicus

Rocca di Papa,ottobre 2015; foto di EnzoF
Sinonimi
Agaricus variegans 

Cresce nei boschi dei Castelli Romani in autunno.

Funghi di dimensioni medie e piuttosto fragile; cappello inizialmente di forma globosa, poi appianato; superficie della cuticola ricoperta da squame concentriche di colore marrone-rossastro, molto appressate negli esemplari giovani, decisamente piu' rade negli esemplari adulti; il margine e' eccedente rispetto alle lamelle che sono biancastre, poi rosa-grigiastre, arrossanti in modo evidente alla manipolazione; gambo cilindrico, spesso con piede bulboso a forma di clava ed ornato da un anello supero membranoso; carne immutabile alla sezione con odore sgradevole simile a Lepiota cristata, anche se piu' lieve.

Dal latino Impudicus = impudico per l' aspetto e l'odore non gradevoli.



Cresce sotto le latifoglie dei Castelli  specialmente dove sono presenti robinie, poco diffuso.
Specie variabile nei suoi aspetti cromatici puo' ricordare Agaricus porphyrizon e piuttosto fragile, difficile da raccogliere senza romperlo, dimensioni medio-piccole, gambo cavo con piede bulboso, evidente arrossamento sulle lamelle alla manipolazione e odore sgradevole.

Current Name:

Agaricus impudicus (Rea) Pilát


Position in classification:
Agaricaceae, Agaricales, Agaricomycetidae, Agaricomycetes, Basidiomycota, Fungi

EnzoF
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Agaricus porphyrizon


lunedì 14 dicembre 2015

Agaricus porphyrizon

Nome attuale:

Agaricus porphyrizon P.D. Orton

 

Sinonimi:

Agaricus purpurascens (Cooke) Pilát 

 

Sistematica

Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Agaricaceae

Genere Agaricus

Specie Agaricus porphyrizon

Dal latino "porphyreus" = purpureo, per il colore

Di buona taglia e portamento massiccio. Ha un cappello che arriva a 8/9 cm di diametro; la cuticola è ricoperta di squame appressate di colore porpora più fitte al centro, con disco brunastro; il gambo è biancastro, cilindrico, generalmente allargato alla base, fioccoso al di sotto dell'anello; anello è bianco, sottile e spesso lacerato; virante al giallo, più visibile alla base del gambo, odore gradevole di mandorle amare. Buon commestibile. Cresce nei boschi dei Castelli Romani dalla fine dell’estate.

Note: somiglia ad Agaricus silvaticus che ha carne arrossante e odore diverso.




Enzo Ferri

 

Castelli Romani, dicembre 2015

 

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Bibliografia:

Funghi d’Italia - Zanichelli

Indice Schede Micologiche – Archivio Generale AMINT

 

Aggiornamento, maggio 2021

 

martedì 8 dicembre 2015

Paralepista flaccida

Rocca di Papa, novembre 2015; Foto di EnzoF


Novembre e' stato un mese decisamente anomalo dal punto di vista climatico, non caldo, perchè il cielo stellato ha permesso una forte inversione termica, tanto che in alcuni giorni si sono avute diffuse gelate nelle zone esposte, non caldo ma stranamente siccitoso, quindi stagione praticamente chiusa in anticipo.


Una delle ultime specie a fruttificare e' la Lepista flaccida. Amante delle zone umide forma grandi file e "cerchi delle streghe " lunghi decine di metri e con moltissimi esemplari, delle volte anche un centinaio. Facilmente riconoscibile per le lamelle decorrenti e secedenti, cioe' che si staccano facilmente. In condizioni di estrema umidita' tende ad assumere una colorazione rossastra.

La carne è tenace, fibrosa nel gambo, odore fungino forte  e sapore dolciastro con retrogusto un po' astringente. Discreto commestibile che in periodi di scarsita' fungina si fa' apprezzare e puo' regalare anche delle soddisfazioni, ma bisogna fare attenzione se ha subito delle gelate, in questo caso il fungo si sfalda facilmente e, se ingerito puo' dare problemi gastroenterici.



Altro fungo che ha cambiato nome proprio in questi tempi:
Current Name:
Paralepista flaccida (Sowerby) Vizzini

Position in classification:
Tricholomataceae, Agaricales, Agaricomycetidae, Agaricomycetes, Basidiomycota, Fungi.

EnzoF

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