domenica 15 settembre 2013

Baorangia emileorum (Barbier) Vizzini, Simonini & Gerlardi

Baorangia emileorum (Barbier) Vizzini, Simonini & Gerlardi

[ = Boletus emilei Barbier, Boletus aemilii Barbier ss. Alessio 1985 ]

Cappello 50 - 150 mm, carnoso, subgloboso, convesso, infine piano con orlo leggermente eccedente; cuticola asciutta, quasi vellutata di colore rosso più o meno scuro, imbluente alla manipolazione.

Tubuli e pori tubuli corti, adnati o un po’ decorrenti specie in gioventù, di colore giallo, assumono toni verde oliva in vecchiaia; pori piccoli e rotondi, poi grandi e irregolari, da gialli a verde oliva a maturità, virano al blu alla pressione.

Gambo 20 – 60 x 40 – 80 mm, robusto, pieno, privo di reticolo, di colore giallo specie in alto e sfumato di rosso in basso, vira al blu-nerastro alla pressione, base appuntita e radicante.

Carne spessa e soda, di colore bianco giallastro, rosa sotto la cuticola e anche alla base del gambo, vira al blu al taglio. Odore gradevole, fruttato, sapore mite.

Habitat predilige i boschi termofili di latifoglie, soprattutto querce e castagno dall’estate all’autunno.

Commestibilità commestibile discreto.

Note bellissimo fungo caratterizzato dal un colore rosso porpora e dal portamento tozzo e massiccio, spesso cespitoso. E' molto frequente trovare numerosi esemplari attaccati alla base del gambo. In letteratura è descritta come specie abbastanza rara o comunque non ovunque diffusa. Un po' in tutti i boschi dei Castelli Romani è invece abbastanza comune.



Enzo Ferri

 

Castelli Romani, settembre 2013


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Bibliografia:

Atlante fotografico dei Funghi d’Italia - AMB Trento

Funghi d’Italia - Zanichelli

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